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Pablo Morales Fuhriman si unisce allo sciopero della fame
testo originale: libertadalos14a
Ai popoli ed alle Comunità,
Alla Solidarietà attiva:
A partire dalla mezzanotte di mercoledì 23 marzo dell’anno in corso sto effettuando uno sciopero della fame a tempo indeterminato, partecipando così alla mobilitazione con caratteristiche simili avviata da altre 9 persone, falsamente ed ingiustamente arrestate nel mal chiamato “caso bombas”. Se non l’avevo fatto prima, era per il diritto di esercitare una opinione dissidente dinanzi alle analisi politiche, alla circostanze ed alla congiunture che hanno portato ad avviare questa mobilitazione lo scorso 21 febbraio. Continue reading
[grecia] Occupato il consolato cileno!
Il consolato del Cile ad Atene è stato simbolicamente occupato a dimostrazione della solidarietà verso i lottatori imprigionati in sciopero della fame dal 21 febbraio, in Cile, ed imputati nel “Caso Bombas”
LIBERTA’ PER TUTTI I LOTTATORI IMPRIGIONATI
IMMEDIATA ACCETTAZIONE DI TUTTE LE RICHIESTE DEI LOTTATORI IN SCIOPERO DELLA FAME
I nostri pensieri vanno ai compagni ed alle compagne
Andrea Urzúa, Camilo Pérez, Carlos Riveros, Felipe Guerra, Francisco Solar, Mónica Caballero, Rodolfo Retamales, Vinicio Aguilera, Omar Hermosilla.
Non dimentichiamo la loro lotta. Con il pugno chiuso inviamo i nostri saluti ed auguriamo ad essi forza e coraggio fino alla libertà.
LA PASSIONE PER LA LIBERTA’ E’ PIU’ FORTE DELLE LORO PRIGIONI
CHIUNQUE DIMENTICA I SEQUESTRATI DELLA LOTTA; SI DIMENTICA DELLA LOTTA STESSA
dal consolato occupato
Più chiaro di così ?!
Il Ministro dell’interno cileno, Rodrigo Hinzpeter, in un’intervista al programma di televisione di Canal13, dice letteralmente che: “assassinare un poliziotto, anche se suona duro, è più grave che assassinare un cittadino comune e corrente, nell’ordine sociale che noi ci siamo dati“. (!)
È stata la risposta data alla domanda di uno spettatore circa la differenza di dispiegamento poliziale visto mercoledi nella città di Santiago (dopo che due poliziotti erano stati uccisi in una sparatoria, e due feriti, da un uomo datosi alla fuga e poi ucciso in un inseguimento nel pieno centro della città), ben superiore rispetto ad altri assassini o delitti.
Nel frattempo arriva
Solidarietà diffusa /2
ancora solidarietà ai prigionieri e alle prigioniere antiautoritari/e del 14 A da:
Buenos Aires, Argentina
fuori dal consolato Cileno
Santa Cruz, VI Regione cilena
per le strade e i muri della città
da Vancouver, Canada
solidarietà con striscioni e megafonaggio al consolato cileno
da Quito, Ecuador
all’ambasciato Cilena
dalla Francia
Tempo scaduto
tradotto da Culmine
Udienza del 24 marzo
Il 24 marzo s’è tenuta l’udienza di garanzia sollecitata dalla difesa per i vizi procedurali venuti fuori durante la precedente udienza di “ri-formalizzazione” delle accuse. La difesa ha subito chiesto l’annullamento di quella udienza, ma il giudice ha rigettato l’istanza.
La difesa ha inoltre chiesto che venissero tolte le manette ai compagni, vista la forte presenza di forze di sicurezza sia dentro che fuori dall’aula; ma la gendarmeria (polizia penitenziaria cilena) s’è rifiutata di accedere alla proposta.
Il giudice ha quindi letto la risoluzione con la quale considera la prima formalizzazione simile alla “ri-formalizzazione”, non trovando delle sostanziali differenze tra le due. Il giudice argomenta che con la ri-formalizzazione vengono determinate le accuse per ciascun imputato, cosa che va a loro beneficio (ma non spiega quale beneficio potrebbe venire dal passaggio da 23 a 30 attentati!). Pertanto, il giudice ha accettato la ri-formalizzazione delle accuse, e quindi i 7 nuovi attentati.
A questo punto, l’accusa ha chiesto altri 60 giorni per poter concludere le indagini, tempo necessario per terminare con delle perizie informatiche, telefoniche, psicosociali, bancarie. In particolare restano ancora aperti dei filoni di indagine che porterebbero all’estero e si è in attesa di risposte internazionali da parte della Bolivia per il trasporto degli esplosivi, degli USA per un parere su blog, e-mail e siti ospitati in detto paese, dell’Olanda per il sito Hommodolars lì ospitato, dell’Italia per le procedure riguardanti il presunto finanziamento.
In seguito sono intervenute le parti civili, ovvero un legale della chiesa ed uno dell’hotel Marriot.
La difesa ha richiesto la chiusura delle indagini, argomentando che 5 anni e 6 mesi sono un tempo sufficiente per fare delle perizie. S’è inoltre lamentata per la nuova accusa di lavaggio del denaro, per la quale nessuno imputato è stato formalmente accusato. Inoltre, ha sostenuto che non possono esser prese in considerazione delle perizie effettuate nel secondo semestre del 2010, quando tutti gli accusati erano già stati arrestati.
Il giudice, alla fine, in considerazione del fatto che gli imputati si trovano in prigione e che pertanto c’è bisogno di tempi giusti e rapidi, alludendo anche al fatto che le indagini sono iniziate nel 2007, ha dichiarato chiusa la fase investigativa ed ha dato 10 giorni di tempo alla procura per formulare le accuse per ciascun imputato, passando così alla fase di preparazione del processo.
Uno dei punti richiesti dal testo rivendicativo dello sciopero della fame è stato ottenuto!
Il TEMPO DELLE INDAGINI E’ FINITO E PRESTO INIZIERA’ IL PROCESSO
Tutta la forza ai compagni ed alle compagne in prigione ed in sciopero della fame
Tutta la forza per i solidali che lottano per le strade
FINO AD OTTENERE LA LIBERTA’ DI TUTTI I SEQUESTRATI PER QUESTA MONTATURA!
Solidarietà diffusa!
di seguito alcune azioni [riprese da varie pagine internet] occorse negli ultimi giorni tese a dimostrare che la solidarietà non conosce ne limiti, ne frontiere
da Quito [ecuador]
La città si sveglia riempita di scritte / viene interrotto un atto e sul palco, davanti a centinaia di persone aperto lo striscione in solidarietà coi detenuti politici chileni / presidio in solidarietà davanti al consolato chileno
da Lima [perù]
Scritte, volantinaggi, attacchinaggi, interruzioni del traffico e tensione con la polizia per esprimere solidarietà ai prigionieri del 14 A
da Temuco [Araucania, $hile]
Presidio e corteo in solidarietà con i prigionieri in sciopero della fame
dalla Poblacion Sant Adriana, Santiago [$hile]
Barricate incendiate in solidarietà sulla Panamericana (la principale autostrada, la Ruta 5 che attraversa il Chile, e non solo) con conseguente blocco del traffico, nel quartiere periferico della città
dal Settore Nord, Santiago [$hile]
Barricate incendiate in solidarietà sulla Panamericana con conseguente blocco del traffico nel quartiere periferico della città
da Villa Francia, Santiago [$hile]
Barricate incendiate in solidarietà tra Av.da 5 de Abril e Yelco con conseguente blocco del traffico nello storico e combattivo quartiere periferico della città
da Quinta Normal, Santiago [$hile]
Barricate incendiate in solidarietà tra General Velasquez e San Pablo, con conseguente blocco del traffico nel quartiere periferico della città
da Peñalolen, Santiago [$hile]
Barricate incendiate in solidarietà su av.da Vespucio con Grecia, con conseguente blocco del traffico nel quartiere periferico della città
dall’USACH, Università di Santiago de Chile
disordini e blocco del traffico con barricate incendiate, fuori dall’Università bloccando la Alameda, la principale strada di Santiago.
da Repubblica, quartiere universitario di Santiago [$hile]
disordini e barricate con conseguente interruzione del traffico nel centro della città
(segue..)
[Santiago] 5ª corteo in solidarietà con i prigionieri in sciopero della fame
Corteo solidario
Tutti i mercoledì, da quando è cominciato lo sciopero della fame, un corteo solidario cerca di attraversare il centro di Santiago del Chile. O almeno ci prova: qui potete vedere il video della marcia di mercoledi 16 attaccata dai Carabineros
[Santiasko de $hile] Barricate in solidarietà
* Liberación Total / lahaine.org/index.php?p=52277
Amparadxs en las sombras de la noche y solo a la luz de esa luna que nos muestra claro los caminos, salimos a la calle a eso de las 00:00 entre el domingo y el nuevo lunes con mucha rabia, energía y seguridad más varios neumaticos, escombros y litros de bencina para cortar y hacer una extensa barricada en Avenida Vespucio, entre Grecia y Jose Arrieta, parando el transito tanto de los modernos ciudadanos que venían de la moderna autopista vespucio sur como de todxs quienes transitaban por la caletera.
Esta acción se realiza en solidaridad con lxs hermanxs secuestrados por el estado policial en el denominado ‘caso bombas’, quienes llevan a esta altura una Huelga de Hambre de 29 días para lograr su libertad inmediata, como para que acabe este burdo montaje y se ponga fin a la ley antiterrorista. Que las acciones solidarias se multilpiquen, que se diversifiquen, que se hagan efectivas y llenas de afecto para nuestrxs compxs y llenas de odio para los perros del poder, porque no dejamos de sabotear en ningún momento ni lugar y porque cada golpe en contra de la libertad significara multilpes respuestas violentas contra su orden policiaco-democratico. Como alguien dijo por ahi… NADIE ESTA SOLX…. que se note…
pd: luego del paso de algunos minutos, ya estando todxs los insurrectxs seguros, complacia ver como la policía intentaba entender lo que habia sucedido y como no puedieron evitarlo, poniendo en movimiento varios carros y ‘efectivos’ cerdo-policiales e incluso sobrevolando la zona con un helicoptero perro-policial, imaginamos que fue mayor su verguenza al encontrarse la ciudad de Santiasko en periodo de maxima seguridad por la asquerosa visita del conshasumare de Obama. Esto nos da exactamente lo mismo ya que aborrecemos a este cerdo tanto como a los demas de por estos lados, para que no se malentiendan las cosas… nos cagamos y los atacamos cuando queremos… no nos dan miedo con sus planes de seguridad ultraespeciales… ya tamos bien vivitxs…