[salonicco, grecia] Incendiato centro istituzionale

La notte del 1 aprile, a Salonicco sono state attaccate con ordigni incendiari: la sede della ong “Centro per la Democrazia e la Riconciliazione nel sud-est europeo” localizzata nel quartiere Ano Poli e la sede locale della Camera di Commercio Greco-Britannica, nel centro della città. Oltre al fatto che si tratta di propaggini del capitalismo, c’è stata una ragione in più per attaccare tale Camera di Commercio: il suo principale dirigente è tal Rigas Tzelepoglou, ovvero il console onorario del Cile nella città di Salonicco. L’ong in questione, come la gran parte delle organizzazioni non governative, ha le mani sporche di sangue e di merda della politica nei Balcani. E, sorpresa, il tesoriere di detta ong è lo stesso signor Tzelepoglou! Le azioni sono state dedicate ai compagni ed alle compagne cileni/e in sciopero della fame, ai 5 nuovi arrestati e membri della Cospirazione delle Cellule di Fuoco e gli altri detenuti.

La firma è del Fronte Rivoluzionario Internazionale / Cellula di Solidarietà Internazionale / Cellula di Solidarietà “Fuoco alle Frontiere”.

Il comunicato in greco è su: athens.indymedia

Posted in General | Comments Off on [salonicco, grecia] Incendiato centro istituzionale

Passa agli interni il Fiscal Peña!

da culmine.noblogs.org

Il 6 aprile il procuratore Alejandro Peña, Fiscal Regional Metropolitano Sur, ossia il p.m. titolare delle indagini nel denominato “caso bombas” ha rassegnato le dimissioni dal suo incarico. A partire dall’11 aprile lascerà la magistratura per entrare nel ministero degli Interni. A riprova della “indipendenza” della magistratura dal potere politico!

L’emulo dell’italiota Marini lascia l’indagine denominata “caso bombas” prima ancora che venga fissata la prima udienza del processo.

Il p.m. ha chiuso “in bellezza” chiedendo condanne pesantissime per i compagni arrestati il 14 agosto: due ergastoli ed altre condanne che vanno dai 10 ai 25 anni di carcere.

Per saperne di più, per conoscere meglio questo schifoso personaggio, vi lasciamo ad un articolo tratto da El Ciudadano.

Un abbraccio solidale ai nostri compagni e compagne cileni/e in sciopero della fame dal 21 febbraio!

Culmine

Posted in General | Comments Off on Passa agli interni il Fiscal Peña!

Madrid – Incendiato furgone del Centro Farmaceutico Nacional in solidarietà con i compagni e le compagne imprigionati/e in Cile e in Svizzera.

Questa mattina è stato dato alle fiamme, nel centro di Madrid, un furgone del Centro Farmaceutico Nacional, perché non vogliamo continuare a sopportare quest’agonia, perché preferiamo continuare ad esser folli prima di vederci legati alla pazzia degli ansiolitici ed all’altra spazzatura chimica ed alienante, perché non sopportiamo questo mondo moderno né le sue barbarie, né le sue guerre, perché vogliamo fermare una volta per tutte questa maledetta macchina che ci spinge nell’abisso e sappiamo che dobbiamo farlo per noi stessi e che il miglior momento è ADESSO ed il miglior luogo è QUI.

Che si diffonda la rivolta, usciamo dai ghetti. Per le strade!!!

Quest’azione è dedicata ai nostri compagni e compagne in sciopero della fame nello Stato cileno ed a Billy, Silvia, Costa e Marco. Nei nostri cuori.

Posted in General | Comments Off on Madrid – Incendiato furgone del Centro Farmaceutico Nacional in solidarietà con i compagni e le compagne imprigionati/e in Cile e in Svizzera.

Italia – 5 anarquistas presxs, 26 investigadxs y 60 allanamientos

El 6 de abril la fiscalia de Bologna ordenó 60 allanamientos en distintas ciudades italianas. 26 son lxs compañerxs investigadxs, 5 de ellxs fueron detenidxs y ahora se encuentran en la cárcel de Bologna, mientras otrxs 7 recibieron unas medidas cautelares.

La acusación es la de siempre “associazione a delinquere con finalità eversive”, o sea la asociación ilícita.

Un nuevo golpe de la policía y el poder judicial contra anarquistas en Italia, han llegado a la ciudad de Bolonia, y, en particular los compañeros de “Fuoriluogo”. La acusación es de “delincuencia organizada con fines de subversión” y se refiere tanto a las campañas públicas y los ataques contra los bancos, ENI (la energía multinacional italiana que participan en las actividades nucleares), las estructuras con el centro de detención de migrantes y otros centros de poder económico- político, en Bolonia.

La investigación por estos casos se remontan al año 2006. Todo este proceso ha consistido en la búsqueda de pruebas y culpables en 16 ciudades de toda Italia. Cinco compañeros de “Fuoriluogo”, a quienes se les consideran como los promotores de la asociación, en la actualidad se encuentran detenidos, mientras que otros 7 se encuentran con medidas cautelares.

Esta no es ninguna sorpresa, es la forma habitual que se comporta las fuerzas represivas italianas y del capital en todo el globo, quienes al notar la presencia activa de compañerxs anarquistas que dan golpes certeros al poder y a sus intereses, realizan este tipo de espectaculos judiciales, tal como en el caso de nuestrxs compañerxs 14-A, en la región chilena y lxs ecoanarquistas de méxico, por mencionar a algunxs casos de esta guerra social.

La dirección de lxs presxs:

Martino Trevisan
Robert Ferro
Nicusor Roman
Stefania Carolei
Pistolesi Anna Maria

c/o
casa circondariale
via del Gomito 2
40127 Bologna

RAIDS AGAINST ANARCHISTS IN MANY OTHER CITIES OF ITALY

* actforfreedomnow Continue reading

Posted in General | Comments Off on Italia – 5 anarquistas presxs, 26 investigadxs y 60 allanamientos

Santiago – risvegliano pitturate le mura del carcere femminile


*libertadalos14a

Non è raro che il potere ci perseguiti, ci sequestri e cerchi di fare quel che è alla sua portata (e non è poco) affinché le nostre idee e pratiche di libertà siano annientate. Non è raro, proprio perché ci troviamo in un costante scontro con i suoi muri mentali e fisici, protetti da leggi e istituzioni, che conformano questa società-carcere.

Quel che è raro è che, trovandoci in questa battaglia, in cui il potere ha sequestrato fratelli e sorelle per le loro idee e pratiche di libertà, essi/e debbano patire la fame per incentivare e promuovere l’urgenza della libertà che riguarda noi tutti/e. Diceva un compagno in Grecia: bisogna spezzare con quelle dinamiche tese ad intensificare le mobilitazioni nell’attesa o durante un processo, lasciando poi “i/le condannati/e” alla propria sorte.

Se siamo tutti/e prigionieri/e, allora sta a cuore a noi tutti smettere di usare le manette. Cosa cavolo aspettiamo per non smuoverci? A noi son bastati solo dei secchi vernice, dei pennelli e dei rulli per verniciare le mura del carcere in cui sono sequestrate Monica e Andrea.

Con quest’azione salutiamo fraternamente anche i solidali del mondo che hanno smesso di attendere ed hanno fatto volare l’immaginazione – come dicono le compagne.

Nella lotta contro qualsiasi forma di Dominazione: NESSUNO/A E’ SOLO/A!!!

Autoconvocati/e in solidarietà con i prigionieri e le prigioniere

Posted in General | Comments Off on Santiago – risvegliano pitturate le mura del carcere femminile

Cile – Le accuse contro i compagni e le compagne sequestrati/e il 14 agosto

trad: culmine

In Cile la procura formula le accuse e richiede le condanne in una fase che precede il vero e proprio processo. Ieri l’accusa, rappresentata dal procuratore Peña della Fiscalía Sur, ha richiesto pesanti condanne contro i/le compagni/e. Questo il comunicato dei compagni/e cileni/e de libertadalos14a

* * *

Il 4 aprile 2011, la Fiscalía Sur ha presentato le accuse con le quali pretende condannare i nostri fratelli e sorelle sequestrati da più di 7 mesi, e che sono in sciopero della fame da 44 giorni (avendo iniziato il 21 febbraio) in richiesta della loro libertà.

Lo sbirro di turno, Alejandro Peña, crede di avere tutto dalla sua parte ed ha minacciato con pagine di indagini in cui sostiene di avere prove irrefutabili delle accuse fittizie con le quali sono imputati i/le compagni/e. Il p.m. ha affermato di contare su 794 testimonianze, 221 periti e 6744 prove materiali, documenti e perizie.

Adesso, bisogna attendere una ulteriore udienza prima del processo, udienza in cui verranno messe a confronto le tesi dell’accusa e quelle della difesa.

Ecco le accuse richieste per ciascun/a dei/delle 14 compagno/a, in modo da capire a cosa mira la procura.

– Mónica Caballero: IN SCIOPERO DELLA FAME(dal 21 febbraio). Si trova sequestrata nel C.P.F., nella SEAS (centro penitenziario femminile – sezione di alta sicurezza). Ha già scontato 180 giorni ed 1 mese in attesa della ri-formalizzazione e del processo.

Condanna Richiesta: 10 anni di carcere come membro di un’associazione illecita più 10 anni ed 1 giorno per un vincolo specifico con un attentato esplosivo (bomba del 21 settembre 2009 presso la chiesa Los Sacramentos)

– Andrea Urzúa: IN SCIOPERO DELLA FAME (dal 21 febbraio). Sequestrata nel CPF, nella SEAS. Ha già scontato 180 giorni ed 1 mese in attesa della ri-formalizzazione e del processo.

Condanna Richiesta: 10 anni di carcere come membro di un’associazione illecita.

– Pablo Morales: IN SCIOPERO DELLA FAME (dal 23 marzo). Sequestrato nel MAS del CAS (modulo di alta sicurezza del carcere ad alta sicurezza). Ha già scontato 180 giorni ed 1 mese in attesa della ri-formalizzazione e del processo.

Condanna Richiesta: ergastolo come leader della associazione illecita, che si traduce in una condanna ad un minimo di 20 anni di carcere prima di poter accedere ad un qualsiasi beneficio carcerario.

– Rodolfo Retamales: IN SCIOPERO DELLA FAME (dal 21 febbraio). Sequestrato nel MAS del CAS. Ha già scontato 180 giorni ed 1 mese in attesa della ri-formalizzazione e del processo.

Condanna Richiesta: ergastolo come leader della associazione illecita, che si traduce in una condanna ad un minimo di 20 anni di carcere prima di poter accedere ad un qualsiasi beneficio carcerario.

– Vinicio Aguilera: IN SCIOPERO DELLA FAME (dal 21 febbraio). Sequestrato nel MAS del CAS. Ha già scontato 180 giorni ed 1 mese in attesa della ri-formalizzazione e del processo.

Condanna Richiesta: 10 anni di carcere come membro di un’associazione illecita.

– Felipe Guerra: IN SCIOPERO DELLA FAME (dal 21 febbraio). Sequestrato nel MAS del CAS. Ha già scontato 180 giorni ed 1 mese in attesa della ri-formalizzazione e del processo.

Condanna Richiesta: 10 anni di carcere come membro di un’associazione illecita più 10 anni ed 1 giorno per un vincolo specifico con un attentato esplosivo (esplosione presso la Escuela de Gendarmería nel maggio 2009)

– Carlos Riveros: IN SCIOPERO DELLA FAME (dal 21 febbraio). Sequestrato nel MAS del CAS. Ha già scontato 180 giorni ed 1 mese in attesa della ri-formalizzazione e del processo.

Condanna Richiesta: 10 anni di carcere come membro di un’associazione illecita più 3 anni per essere un presunto finanziatore dell’associazione.

– Camilo Pérez: IN SCIOPERO DELLA FAME (dal 21 febbraio). Sequestrato nel MAS del CAS. Ha già scontato 180 giorni ed 1 mese in attesa della ri-formalizzazione e del processo.

Condanna Richiesta: 10 anni di carcere come membro di un’associazione illecita.

– Francisco Solar: IN SCIOPERO DELLA FAME (dal 21 febbraio). Sequestrato nel MAS del CAS. Ha già scontato 180 giorni ed 1 mese in attesa della ri-formalizzazione e del processo.

Condanna Richiesta: 10 anni di carcere come membro di un’associazione illecita più 15 anni ed 1 giorno per un vincolo specifico con un attentato esplosivo (esplosione presso il Consejo de Defensa del Estado, Agencia Nacional de Inteligencia nel gennaio 2006 e Chilectra La Cisterna nell’ottobre 2007)

– Omar Hermosilla: IN SCIOPERO DELLA FAME (dal 21 febbraio). Sequestrato nel MAS del CAS. Ha già scontato 180 giorni ed 1 mese in attesa della ri-formalizzazione e del processo.

Condanna Richiesta: 10 anni di carcere come membro di un’associazione illecita più 3 anni per essere un presunto finanziatore dell’associazione.

– Cristián Cancino: In “libertà”, ma sottoposto a misure cautelari*

Condanna Richiesta: 10 anni di carcere come membro di un’associazione illecita.

– Diego Morales: In “libertà”, ma sottoposto a misure cautelari*

Condanna Richiesta: 10 anni di carcere come membro di un’associazione illecita.

– Candelaria Cortez: In “libertà”, ma sottoposta a misure cautelari*

Condanna Richiesta: 10 anni di carcere come membro di un’associazione illecita più 10 anni ed 1 giorno per un vincolo specifico con un attentato esplosivo (bomba contro la concessionaria Automotora Atal Autos nel marzo 2007)

– Iván Goldenberg: In “libertà” ma sottoposto a misure cautelari*

Condanna Richiesta: 540 giorni di carcere per porto e detenzione illegale di arma da fuoco.

*Misure cautelari: Divieto d’espatrio, divieto di comunicazione tra i co-imputati, obbligo settimanale delle firme, divieto di colloqui con i detenuti e di avvicinarsi ai centri sociali ed alle case occupate sottoposte a perquisizione.

Dinanzi a tale panorama, in cui i compagni e le compagne stanno rischiando la vita per ottenere la libertà, mentre la procura non fa altro che inventarsi milioni di scuse pur di farli restare in prigione… è doveroso, è urgente che si faccia qualcosa. Non è possibile che desideriamo vederli liberi senza far nulla per aiutarli in tal senso. Adesso, come sempre e come non mai, dobbiamo sostenerli in tutte le maniere possibili, non facciamo che possano credere di esser soli/e.

Non si tratta di un lotta specifica, incentrata in un solo caso come se non accadesse null’altro, bensì si tratta di una lotta per tutti e ciascuno di noi e di tutti quei compagni e prigionieri politici perseguitati per far parte di una dissidenza che conosce perfettamente quali sono i suoi nemici; nemici che sperano di vederci sconfitti dentro e fuori le carceri. E’ anche una lotta per la memoria combattiva, quella che ha a cuore le vite di molti compagni e molte compagne che non ci sono più fisicamente, o perché son morti o perché devono ancor camminare lontano dalle fauci di quelli che li perseguitano.

  1. LIBERTA’ IMMEDIATA
  2. NO AL PROCESSO CON LA LEY ANTITERRORISTA
  3. CAMBIAMENTO DELLE MISURE CAUTELARI PER I/LE COMPAGNI/E (FINE DELLA CARCERAZIONE PREVENTIVA)
  4. FINE DELLA LEY ANTITERRORISTA E DEI SUOI TESTIMONI “SENZA VOLTO”
  5. FINE DEL’ARTICOLO 7 COMMA 19 DELLA COSTITUZIONE (VOTO UNANIME PER LA CONCESSIONE DELLA LIBERTA’ CINDIZIONALE)
  6. RIVENDICAZONE DEI DIRITTI CARCERARI

Che la paura non distrugga la solidarietà…

che la solidarietà distrugga la reclusione

SEQUESTRATI/E DALLO STATO LIBERI !!

 

*libertadalos14a

Posted in General | Comments Off on Cile – Le accuse contro i compagni e le compagne sequestrati/e il 14 agosto

Procura chiede 10 anni per gli accusati

trad: culmine

Cile – La Procura chiede condanne tra i 10 anni di carcere all’ergastolo per gli accusati per il caso bombas

Pene che vanno dai 10 anni ed 1 giorno di carcere fino all’ergastolo potrebbero ricevere i 15 imputati (14 + 1 infame – ndt) nel caso bombas, secondo le richieste dell’accusa presentate dalla Procura.

Il p.m. della Fiscalía Sur, Alejandro Peña, ha presentato le sue accuse presso l’Octavo Juzgado de Garantía della capitale, specificando le condanne richieste per ciascuno dei processati.

Le condanne più alte sono per i due presunti leader della associazione illecita, secondo la Fiscalía Sur, Pablo Morales e Rdolfo Retamales, contro i quali si chiede l’ergastolo.

fonte: biobiochile.cl, 04.04.11

Posted in General | Comments Off on Procura chiede 10 anni per gli accusati

Nuove INFO sui compagni

Lunedì 28 marzo, diffusi dai media-mainstream le notizie mediche sui compagni mentre peggiorano le loro condizioni di salute.

Rodolfo Retamales: 72 kg.
Felipe Guerra: 50 kg.
Vinicio Aguilera: 72 kg.
Carlos Riveros: 69.6 kg.
Francisco Solar: 67.8 kg.
Camilo Perez: 73 kg.
Omar Hermosilla: 54.8 kg.

Giovedì 31 marzo
Monica Caballero: 51.4 kg. (peso iniziale 59.5 kg.)
Andrea Urzua: 59.3 kg. (peso iniziale 66 kg.)

A 40 giorni dall’inizio dello sciopero della fame i compagni rafforzano la loro decisione esigendo:

 

-LIBERTA’ IMMEDIATA

-NO AL PROCESSO CON LA LEY ANTITERRORISTA

-CAMBIAMENTO DELLE MISURE CAUTELARI (FINE ALLA CARCERAZIONE PREVENTIVA)

-FINE ALLA LEY ANTITERRORISTA ED AI SUOI TESTIMONI “SENZA VOLTO”

-FINE ALL’ARTICOLO 7 INCISO 19 DELLA COSTITUZIONE (VOTO UNANIME PER OTTENERE LA LIBERTA’ CONDIZIONALE)

-RIVENDICAZIONE DEI DIRITTI CARCERARI

Posted in General | Comments Off on Nuove INFO sui compagni

Comunicato dei prigionieri in sciopero della fame

comunicato

Il 24 marzo 2011 s’è tenuta l’udienza di ri-formalizzazione delle accuse e di valutazione sulla chiusura delle indagini del denominato “caso bombas”. Ad oltre 35 giorni dall’inizio dello sciopero della fame e dopo due tentativi falliti, finalmente è stata chiusa questa fase processuale. La procura voleva “precisare” alcuni fatti, la qualcosa s’è tradotta nella imputazione di 29 attentati esplosivi, 6 in più di quelli che conoscevamo fino ad allora, 23 dei quali non hanno un responsabile individuato per cui chiunque tra noi imputati può esserne accusato, oltre al trasporto di T.N.T. in territorio argentino e l’inesistente accusa di associazione illecita terrorista. Secondo questa procedura da parte della procura, con l’imputarci nuovi attentati sostenendo con precisione i carichi per ciascuno di noi, il tutto per il nostro bene, l’elenco degli attentati potrebbe non avere fine, lasciando aperta la possibilità di aggiungere altri fatti nuovi diversi da quelli per i quali siamo stati accusati all’inizio.

Il giudice ha decretato la chiusura delle indagini, decisione accettata dalla procura ma non dagli avvocati di parte civile… altro giochetto in questo stranissimo processo? Non sarebbe la prima volta, né crediamo sarà l’ultima. La chiusura della fase delle indagini può esser vista come un trionfio o un progresso, ottenuto da una serie di contributi offerti dalle diversi individualità e collettivi che ci sostengono; la mobilitazione realizzata in più di 38 giorni di Sciopero della Fame; l’abilità delle nostre difese.Ma questo piccolo passo non ci ha annebbiato la vista, sappiamo che si tratta di un’accusa politica. La procura e le parti civili non lesinano sforzi per mantenerci sequestrati, utilizzando tutti gli strumenti formulati dalle loro menti contorte da processi giudiziari. Hanno persino preteso di formalizzare le accuse per reati inverosimili come il lavaggio del denaro o presunti legami con attentati avvenuti durante la nostra reclusione; o come i presunti finanziatori che avrebbero voluto inserire tra gli accusati e perdipiù come membri della fittizia associazione illecita.

La caccia è iniziata il 14 agosto 2010, ma non è finita qui, questo è certo. S’è detto in diverse occasioni, da parte di mezzi di disinformazione, che si avvieranno nuove indagini, e si riapriranno quelle vecchie, contro quelli che sono stati e/o sono dalla parte della dissidenza.

ATTENTI! Il governo fascista imprenditoriale socialdemocratico porterà con sé molta e più repressione.

 

Da parte nostra, continuiamo con la nostra mobilitazione sotto forma di SCIOPERO DELLA FAME A TEMPO INDETERMINATO ed esigiamo:

1.- LIBERTA’ IMMEDIATA PER I/LE PRIGIONERI/E DEL CASO BOMBAS ARRESTATI/E IL 14 AGOSTO 2010 SULLA BASE DI FALSE PROVE E DI ARGOMENTI BASATI SU MENZOGNE.

2.- NO AL PROCESSO CON LA LEY ANTITERRORISTAS.

Consideriamo che il “caso bombas” sia una montatura del ministro degli Interni, messa in atto dalla Fiscalía Sur in complicità con le forze di polizia, con la pretesa di creare nella “opinione pubblica” l’immagine del nemico interno e di giustificare i milioni di pesos gettatti in spese investigative equiparate alle politiche della sicurezza tipiche di governi come quello statunitense, colombiano, italiano, spagnolo, ecc…

Si cerca di rinchiudere qualsiasi dissidente, demonizzando qualsiasi idea e pratica di libertà che spezzi con il normale divenire della vita nella società.

3.- CAMBIAMENTO DELLE MISURE CAUTELATIVE

Dopo 7 mesi e mezzo di sottomissione a misure cautelative tra le più rigorose, il carcere preventivo dev’essere rimpiazzato da misure meno estreme che ci diano la possibilità di attendere la fine di questo processo in libertà, in quanto non siamo un pericolo per la società né possiamo essere considerati un pericolo di fuga.

4.- FINE ALLA LEY 18.314 (ANTITERRORISTA) ed i suoi testimoni segreti o dal volto coperto.

Legge creata nelle dittatura e perfezionata dai successivi governi democratici, puntando sempre ad aumentare la repressione e la punizione per i dissidenti. Oltre il 40% di questa sinistra legge è destinata alla protezione in beneficio dei testimoni segreti, che nel non avere un’identità attentano e rendono impossibile il diritto alla difesa giudiziaria, rendendo irrefutabili le parole dei testimoni a volto coperto. Questi esseri dalla dubbia verità sono mossi da interessi personali o sono alla ricerca di benefici carcerari, come un individuo che ci accusa che da anni aveva dei rancori con alcuni degli imputati e che è stato più volte psichiatrizzato e che adesso vive grazie ai soldi concessi dalla procura.

5.- FINE ALL’INCISO 7 DELL’ARTICOLO 19 DELLA COSTITUZIONE

Quest’inciso si applica al momento di presentate una istanza per il cambiamento delle misure cautelative presso la Corte d’Appello. Normalmente le sentenze per tali istanze hanno bisogno di una maggioranza semplice, ma grazie a questo inciso che riguarda le presunte condotte terroriste c’è bisogno della unanimità da parte dei 3 giudici della Corte d’Apello per ottenere il passaggio dalla carcerazione preventiva ad una misura meno rigorosa. In tal maniera viene ovviato qualsiasi precetto democratico, per cui non esiste più la presunzione di innocenza attentando contro lo stato di diritto che è stato tante volte nominanto, e del quale si vantano i potenti di turno al comando, utilizzando la carcerazione preventiva come una punizione che precede una futura condanna che potrebbe anche non esserci.

6.- RIVENDICAZIONE DEU NOSTRI DIRITTI CARCERARI:

MODULO DI ALTA SICUREZZA:

Sono 7 mesi e mezzo che siamo sottoposti al rigido regime vigente nella sezione di massima sicurezza presso l’unità di alta sicurezza, consistente in 22 ore di reclusione, un colloquio senza barriere la settimana e l’inesistenza dei colloqui coniugali. Esigiamo il trasferimento in un altro modulo della stessa unità penitenziaria in cui potremmo contare con più ore di socialità, colloqui più estesi ed il diritto ai colloqui coniugali.

CENTRO PENITENZIARIO FEMMINILE:

– Permanenza nella cella N° 10 della sezione di alta sicurezza SEAS del Centro Penintenciario Femenino di Santiago.

– Adempimento delle ore riservate ai colloqui (previsto nel regolamento dei centri penitenziari della gendarmeria) di 6 ore.

– Fine dei trattamenti vessatori contro chi viene a colloquio.

 

Abbracciamo qualsiasi gesto solidale con questa mobilitazione e invitiamo alla loro proliferazione, dal momento che ogni nostri grido rimarrebbe rinchiuso in queste fredde celle se non fosse ascoltato da menti inquiete.

 

PRESXS A LA KALLE!!!!!!!!!!!!!!!!!

 

Rodolfo Retamales Leiva

Camilo Pérez Tamayo, anarchico, messo in gabbia dallo stato

Omar Hermosilla M., prigioniero politico

Francisco Solar

Felipe Guerra, prigioniero politico antiautoritario

Carlos Riveros Luttgue, prigioniero politico anarchico

Vinicio Carlo Aguilera Mery, prigioniero politico punk anarchico

Pablo Morales

Mónica Caballero, prigioniera politica anarchica vegana

Andrea Urzua Cid, prigioniera politica libertaria

Posted in General | Comments Off on Comunicato dei prigionieri in sciopero della fame

Corteo a Santiago

La marcia di mercoledì 30 marzo ha seguito il percorso dall’angolo tra Arturo Prat e Alameda, fino a giungere al Mapocho. Durante tutto il tragitto c’è stato un forte assedio delle forze di polizia, senza tuttavia impedire la realizzazione di blocchi stradali con il fine di denunciare le menzogne della procura, incarnate nella montatura chiamata “caso bombas”, che mantiene i nostri cari in prigione da oltre 7 mesi ed in condizioni punitive. Al fine di ottenere la libertà, le individualità arrestate portano avanti uno SCIOPERO della FAME a tempo indeterminato. Tale misura, che pone i loro corpi come trincea, è ormai giunta a quasi 40 giorni. Per questo: è imperiosa la diffusione della loro situazione.

Un abbraccio a qualsiasi individualità che, malgrado il terrorismo di Stato, mantiene la testa in alto e solidarizza con lo Sciopero della Fame in diversi luoghi del pianeta e nelle maniere più diverse.

Posted in General | Comments Off on Corteo a Santiago