Compagn* sequestrati radicalizzano lo sciopero della fame

Oggi 19 aprile, i prigionieri della montatura politica “Caso Bombas” giunti al 58esimo giorno di mobilizzazione hanno deciso di RADICALIZZARE lo SCIOPERO DELLA FAME, escludendo dalla propria dieta tutti i tipi di liquidi e sali idratanti a eccezione dell’acqua, fino al compimento della loro richiesta:

– libertà immediata
– No al processo attraverso la Legge Antiterrorista (n.d.t. – eredità della dittatura di Pinochet)
– Cambio delle misure cautelari per i compagni (fine della prigione preventiva)
– Fine della legge antiterrorista con i suoi testimoni “Senza Volto” (testimoni anonimi e non attendibili)
– Fine dell’articolo 7 inciso 18 della Costituzione (voto unanime per ottenere la libertà condizionale)
– Rivendicazione dei diritti carcerari

All’interno della stessa hanno precisato e esatto:

– Presentazione di un Progetto di Modifica alla legge Antiterrorista 18.340 che influisca direttamente sul loro processo e che includa i seguenti punti:
* fine dei testimoni coperti
* modifica dell’art. 7 Inciso 19 della Costituzione riferita al voto unanime della Corte d’Appello per conseguir il cambio delle misure cautelari dalla prigione preventiva alla libertà condizionale
* Capacità di triplicare le pene

Allo stesso tempo esigono la presenza immediata dell’arcivescovo di Santiago Ricardo Ezzati nelle carceri dove si trovano sequestrati, la creazione di un tavolo di lavoro per la modifica della legge Antiterrorista che dia risultati entro il 27 aprile, giorno nel quale, se non si dovesse arrivare a un accordo, si intraprenderebbe uno SCIOPERO DELLA FAME SECCO (senz’acqua)

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